07:58 | 19 apr 2024

MF ANALISI: perché continua la guerra Russia-Ucraina

Di Stefano Mannoni, professore alla facoltà di Giurisprudenza di Firenze

ROMA (MF-NW)--La guerra in Ucraina poteva già essere terminata? Foreign Affairs in una documentata ricostruzione, che attinge anche a fonti inedite, sostiene di sì. Nella primavera del 2022, dunque poco dopo l’inizio dell’invasione, russi e ucraini arrivarono vicini a un accordo. Che prevedeva una garanzia collettiva a favore dell’Ucraina, la quale sarebbe stata contratta dalla stessa Russia, dagli Stati Uniti e altri Paesi europei; la neutralità permanente; e l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea. La questione della Crimea era rinviata a colloqui bilaterali, la cui premessa (dato importante) era che i russi ammettevano la non ovvia appartenenza di quel territorio alla loro nazione. Sebbene il precedente non fosse presente ai negoziatori, il trattato di Londra del 1839 sulla neutralità del Belgio assomigliava a questo schema. Non a caso parti del trattato all’epoca erano stati gli inglesi i prussiani e i francesi, ciascuno dei quali si impegnava a garantire lo status di una nazione che era nata appena nove anni prima, ma che si trovava in un passaggio geografico così strategico da rendere necessario un impegno duraturo delle grandi potenze per la sua salvaguardia. Perché allora fallirono questi promettenti negoziati di primavera? Svariate ragioni vengono enumerate. A cominciare dalla forte riluttanza degli occidentali, Stati Uniti in testa, a contrarre un’obbligazione internazionale assieme ai russi che li avrebbe impegnati a correre in soccorso dell’Ucraina in caso di aggressione, un po' come il Belgio nel 1914. E poi hanno pesato le atrocità commesse dai russi nonché i successi militari mietuti da Volodymyr Zelensky che sembravano propiziare un esito drastico: ossia la totale capitolazione di Vladimir Putin. Oggi che il tavolo si è ribaltato con i russi padroni del campo, Foreign Affairs suggerisce saggiamente di riprendere in mano quegli appunti. Rispetto ai quali l’Europa, alla vigilia di importanti elezioni, dovrebbe dire la sua, visto e considerato che la martellante propaganda anti-russa, a cui si è ridotta la narrazione di Ue e Nato, non conduce in nessuna direzione. Speriamo che prevalga infine un po' di buon senso. (milanofinanza.it)

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1907:58 apr 2024