MILANO (MF-NW)--Il matrimonio Commerzbank-Unicredit impatterebbe in modo diverso sui numeri dell'istituto finanziario italiano a seconda della scelta di finanziamento del deal, segnalano da Jefferies, con gli analisti che rilevano in ogni caso un impatto moderato sul fair value di Unicredit e sul rendimento del patrimonio netto tangibile (RoTE) post-deal. "Per noi la questione è strategica in quando l'acquisizione sposterebbe l'attenzione del gruppo verso la Germania in un momento difficile dal punto di vista macroeconomico e politico", affermano gli analisti.
ACQUISIZIONE IN CARTA: SCENARIO ACCRESCITIVO PER EPS E TNAV
Il primo scenario elaborato da Jefferies ipotizza un'acquisizione effettuata principalmente tramite azioni - esclusa la quota del 9% già acquisita - a 16,5 euro per azione, che implicherebbe un multiplo di 0,7 volte del valore contabile (P/E di 6,2 volte) e un premio di circa il 30% rispetto alla chiusura di ieri. Gli esperti applicano sinergie del 25% sulla base di costo tedesca e ipotizzano costi di ristrutturazione pari a 2 volte le sinergie di costo, come nell'accordo DB-Postbank del 2010. In base a queste ipotesi, gli analisti vedono un'accrescimento tanto a livello di Eps (+7%) quanto del valore patrimoniale netto tangibile (Tnav, +10%), con impatto sul Cet-1 di 110 bp. "Dato l'impatto moderato sul capitale, in base a queste ipotesi, non vediamo pressioni sulle politiche di distribuzione del capitale e sulla capacità di distribuire oltre il 100% degli utili", commenta Jefferies.
ACQUISIZIONE CARTA E CASSA: IMPATTO SU DISTRIBUZIONE CAPITALE
Un finanziamento misto carta (75%) e cassa (25%), in linea con quanto effettuato da Intesa Sanpaolo in occasione dell'acquisizione di Ubi nel 2020, vedrebbe un effetto accrescitivo sull'Eps del 12% e sul Tnav del 10%, con un impatto sul Cet-1 di 180 bp, portandolo quindi al 14,5% e, post-Basilea, sotto il 14%. Questo scenario porrebbe a rischio la distribuzioone di oltre il 100% dei profitti nel corso dei prossimi tre esercizi, come incluso nel modello di Jefferies su Unicredit, che andrebbe quindi rivisto.
ACQUISIZIONE IN CASSA: FORTE IMPATTO SUL CET-1
Un'acquisizione in sola cassa gioverebbe significativamente all'Eps (+25%) ma sarebbe troppo costosa dal punto di vista del capitale, in quanto porterebbe il Cet-1 all'11,2% e richiederebbe quindi un aumento di capitale da 8,1 mld euro per riportare Unicredit a un Cet-1 ratio del 13%.
IMPATTO SU FAIR VALUE MODERATO
Nonostante il deal sarebbe accrescitivo in termini di Eps e Tnav, l'impatto sul fair value secondo Jefferies sarebbe moderato dati i rischi connessi alla grandezza del target: gli asset di Commerzbank, infatti, sono il 70% di quelli di Unicredit. "Per noi non è evidente la logica di aggiungere un'esposizione alla Germania in un momento in cui il paese sta affrontando un difficile contesto macro e politico. Allo stesso tempo, il track record di Unicredit nel realizzare efficienze non solo a livello di costi ma anche di asset ponderati per il rischio è stato forte negli ultimi anni e, se applicato anche a un potenziale obiettivo di M&A, a nostro avviso potrebbe avere un impatto positivo sulla matematica dell'operazione", concludono gli analisti.
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1119:14 set 2024