07:21 | 20 nov 2023

SOTTO LA LENTE: rally in Borsa e necessità di fare cassa, ecco perché il Tesoro cede il 20% di B.Mps

MILANO (MF-NW)--La decisione era nell'aria, restava da capire la quota esatta da cedere sul mercato. Il Mef ha rotto gli indugi e, a mercati chiusi, ha avviato un collocamento accelerato, accelerated bookbuilding, del 20% di B.Mps e si appresta così a scendere dal 64 al 44% della banca, ossia al di sotto della maggioranza assoluta, un segnale che Bruxelles dovrebbe apprezzare.

Ai prezzi di Borsa attuali, l'operazione vale circa 800 mln (o poco meno considerando lo sconto tipico di questo tipo di collocamenti) e proprio gli alti livelli di quotazione raggiunti dal titolo dopo le buone notizie sul fronte delle cause legali e il rally successivo agli ottimi conti prodotti dalla gestione Lovaglio (+20% circa nell'ultimo mese oltre quota 3 euro, da molti osservatori indicata come soglia minima per procedere al placement) hanno senza dubbio favorito l'operazione che ora può portare a un incasso soddisfacente per le casse dello Stato.

E nelle casse, piuttosto vuote, dello Stato sta proprio l'altra ragione che ha accelerato la vendita: con il flop della tassa sugli extraprofitti, infatti, il governo aveva bisogno di ossigeno immediato, da 'respirare' comunque entro la fine del 2023.

Infine altre considerazioni possono avere inciso sulla metodologia e la tempistica della vendita: da un lato la ricerca di un partner definitivo per la banca continua a non essere semplice e dunque tanto vale 'accontentarsi' di un incasso cash subito; dall'altro l'inversione del trend dei tassi di interesse potrebbe avere un impatto non positivo sul sistema bancario in generale, comprimere i margini e impattare sulle quotazioni di Borsa.

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filippo.buraschi@mfnewswires.it

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2019:21 nov 2023