10:12 | 01 ott 2024

FOCUS: male manifattura Eurozona, Spagna non basta (Hcob)

MILANO (MF-NW)--“E’ un vero peccato che la Spagna sia solo la quarta economia maggiore dell’Eurozona, e sebbene abbia gestito la contrazione manifattura globale piuttosto bene, non ha la valenza necessaria per sollevare il resto della regione. Per esempio, il peggioramento del calo in Germania di settembre è troppo elevato per far sì che la spinta della Spagna possa fare la differenza. Secondo la nostra stima a brevissimo tempo, la produzione manifatturiera dell’Eurozona probabilmente diminuirà dell’1% circa nel terzo trimestre rispetto all’ultimo. Considerato il crollo repentino dei nuovi ordini, possiamo aspettarci un nuovo calo della produzione entro la fine dell’anno", afferma Cyrus de la Rubia, Chief Economist di Hamburg Commercial Bank.

Secondo l'esperto la Banca centrale europea "sarà contenta nell’osservare a settembre il calo dei prezzi di acquisto, specialmente dopo i precedenti tre mesi di aumenti. Il calo del prezzo del petrolio e del gas naturale ha favorito la riduzione dei prezzi di acquisto, e le aziende sono riuscite a trasferire parte della revisione ai loro clienti. Ma non lasciamoci cullare da tutto ciò, in quanto tale calo potrebbe non durare. Con la situazione nel Medio Oriente in escalation, c’è sempre la possibilità di una nuova risalita dei prezzi".

Quello che è iniziato come un irrisorio taglio occupazionale a metà dello scorso anno, si sta adesso trasformando in una riduzione piuttosto significativa che probabilmente sarà evidente in ritardo nei dati ufficiali relativi all’occupazione, che sinora sono stati piuttosto stabili, avverte pio il capo economista.

"Attualmente le aziende non sono colpite solo dal calo della domanda, stanno infatti facendo i conti con i problemi relativi alla catena di distribuzione. Tale combinazione è piuttosto insolita e, nel corso degli ultimi 30 anni, l’abbiamo osservata solo durante la pandemia. Solitamente, quando la domanda cala, le difficoltà relative alle consegne calano, ma non questa volta. Da giugno, l’indice che misura i problemi delle consegne sta diminuendo assieme a quello dei nuovi ordini e per la prima volta da febbraio le aziende hanno riportato di aver aspettato molto di più per le consegne rispetto ai mesi precedenti. Nello specifico, le attuali tensioni geopolitiche stanno chiaramente avendo un impatto", conclude Cyrus de la Rubia.

alb

alberto.chimenti@mfnewswires.it


MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

0110:12 ott 2024