MILANO (MF-NW)--Gli strateghi di Barclays ritengono che i titoli azionari blue-chip tedeschi siano più promettenti rispetto alle controparti francesi, in quanto la Francia ha "fondamentali fiscali e di crescita a lungo termine" deboli, e sottolineano un rischio imminente di bond vigilantes per Parigi.
Con il termine "bond vigilantes" ci si riferisce agli investitori del mercato obbligazionario che protestano contro le politiche monetarie o fiscali che non apprezzano vendendo obbligazioni, aumentando così i costi di indebitamento per il governo.
Le due maggiori economie europee sono entrambe in difficoltà. La Germania sta affrontando una crisi manifatturiera, che ha frenato la crescita del Paese rendendola la più lenta del blocco, e una crisi politica, con il governo che è caduto all'inizio di questo mese sulle dispute riguardo il bilancio e la strategia fiscale a lungo termine.
Tuttavia, quest'anno i costi di indebitamento della Francia hanno superato quelli di Berlino, poiché l'instabilità politica della prima ha spaventato i mercati. Parigi si trova davanti anni di potenziale incertezza politica, dato il suo parlamento fortemente diviso in cui nessun partito o fazione detiene la maggioranza. Gli investitori hanno inoltre dubbi sulla possibilità che l'ampio debito francese venga ridotto e i declassamenti del rating creditizio evitati.
Gli analisti si chiedono se fragile governo del primo ministro francese Michel Barnie riuscirà ad approvare il bilancio proposto lo scorso mese, che prevede significativi tagli alla spesa pubblica e 60 miliardi di euro di aumenti delle tasse. "Un compromesso sul bilancio francese resta possibile. Ma qualsiasi sollievo potrebbe essere di breve durata. Non esiste una soluzione facile all'impasse politica, mentre i fondamentali fiscali e di crescita a lungo termine rimangono scarsi", hanno commentato la scorsa settimana gli strateghi di Barclays, aggiungendo di mantenere la loro preferenza per il Dax di Francoforte rispetto al Cac 40 di Parigi. Il Nuovo Fronte Popolare ha dichiarato che presenterà un voto di sfiducia se Barnier cercherà di forzare l'approvazione del bilancio, spingendo possibilmente il governo a fare concessioni al partito di estrema destra Rassemblement National per ottenerne il sostegno.
L'accordo "sarebbe probabilmente un sollievo, dato l'elevato premio di rischio incorporato negli asset francesi", hanno continuato gli esperti della banca britannica, potenzialmente spingendo lo spread, la differenza di rendimento tra due obbligazioni, tra il debito pubblico tedesco e quello francese da circa 84 punti base attuali al loro intervallo di 70-75 punti base degli ultimi mesi. Ciò probabilmente aumenterebbe l’indice del mercato azionario Cac tra il 2% e il 3%, hanno previsto gli analisti.
In caso di caduta del governo, invece, quello spread potrebbe allargarsi verso i 100 punti base e far scendere il Cac tra il 4% e il 5%, hanno avvertito, e "i bond vigilantes probabilmente interverrebbero nel caso in cui non si formasse un governo stabile" o se il bilancio non venisse approvato.
Recentemente, i costi di prestito francesi hanno raggiunto per la prima volta nella storia questa settimana il livello di quelli della Grecia, mentre il premio di rischio era già aumentato in vista delle elezioni estive, con lo spettro di una vittoria netta dei partiti di estrema destra o sinistra che alimentava la paura di una politica fiscale populista che avrebbe potuto non affrontare i problemi del debito.
"C'è il rischio che un peggioramento dei risultati politici e di bilancio in Francia possa innescare un contagio nella zona euro. Ciò si rifletterebbe in rendimenti obbligazionari in aumento e in un [euro] più debole", ha dichiarato Jane Foley, stratega senior del mercato FX presso Rabobank, non è convinta. "Questo rischio dipende dalla stabilità politica e di bilancio altrove nella regione. La posizione di debito e deficit della Germania è in condizioni migliori. Detto questo, il paese sta affrontando gravi problemi strutturali che potrebbero richiedere maggiori investimenti governativi. C'è anche la prospettiva di elezioni anticipate all’inizio dell’anno prossimo, il cui esito potrebbe determinare se il freno al debito del paese verrà revocato", ha aggiunto Foley.
esa
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
2911:35 nov 2024