MILANO (MF-NW)--Dopo la tregua commerciale a sorpresa tra Washington e Pechino, gli istituti finanziari stanno riconsiderando le loro valutazioni sulla Cina, alzando le previsioni di crescita del Paese.
Gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo per bloccare temporaneamente la maggior parte dei dazi per 90 giorni. Tale decisione rappresenta un significativo allentamento delle tensioni tra i due Paesi dopo il botta e risposta che si era creato in seguito alle tariffe reciproche del presidente americano, Donald Trump, il 2 aprile scorso, che aveva portato una serie di banche a ridurre le previsioni di crescita della Cina. Ora, diversi istituti hanno rivisto nuovamente, stavolta al rialzo, le loro stime sul Paese asiatico.
Ubs ritiene che il Pil cinese potrebbe espandersi nel 2025 tra il 3,7% e il 4%, rispetto al precedente scenario di base del 3,4%, dato che l'attenuazione della guerra commerciale potrebbe portare a uno “shock minore” per la crescita economica della Cina.
Anche Morgan Stanley ha alzato le sue previsioni sul Pil cinese trimestrale a breve termine, sulla base delle aspettative che le aziende possano cercare di accelerare le esportazioni per trarre vantaggio dalla riduzione dei dazi. “Sebbene le tariffe rimangano elevate, la finestra di sospensione potrebbe portare a un anticipo delle spedizioni e della produzione”, spiegano gli analisti della banca d'investimento. Il Pil cinese del secondo trimestre potrebbe quindi risultare più alto dell'attuale stima del 4,5%, afferma Robin Xing, capo economista della banca. Inoltre, MS si aspetta che la crescita del terzo trimestre mostri una temporanea resistenza, con un'espansione superiore al 4%. In precedenza, Morgan Stanley aveva previsto un'attenuazione intorno al 4%.
Anz Bank vede ora la possibilità che il Pil cinese superi il 4,2% quest'anno, dopo che la banca con sede in Australia ha rivisto le sue previsioni al 4,2% dal 4,8% di aprile.
Infine, Natixis vede la crescita del Pil del Paese asiatico al 4,5% quest'anno, in miglioramento rispetto allo scenario di base del 4,2% in caso di stimoli più proattivi e di un'ulteriore riduzione delle tariffe. Ciò avviene dopo che la banca francese ha tagliato le stime sul Pil cinese al 4,2% dal 4,7% ad inizio aprile.
alb
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1309:14 mag 2025