03:30 | 26 mag 2025

FOCUS: domani assemblea Confindustria a Bologna, il discorso di Orsini tra dazi e produttività

ROMA (MF-NW)--Domani si terrà l'assemblea annuale di Confindustria. Questa volta sarà Bologna a ospitare l'evento degli industriali guidati da Emanuele Orsini. Una scelta, quella della città emiliana, compiuta proprio dal presidente degli imprenditori con l'obiettivo di essere "più vicino" ai territori e alle imprese per restituire loro la giusta visibilità.

MELONI PARTECIPERA' AD ASSEMBLEA

Oltre ai maggiori esponenti dell'imprenditoria italiana e alcuni ministri, l'ospite d'onore dell'evento sarà la premier Giorgia Meloni. A rappresentare l'Europa, ci sarà invece la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Come è noto, Orsini ha investito molto nel rapporto con Meloni e questo aspetto è emerso fin dal suo insediamento tanto che, all'assemblea dello scorso anno, la premier parlò dal palco per oltre 40 minuti. Nonostante ciò, il leader degli industriali non ha gradito tutti i provvedimenti realizzati dall'esecutivo. E la polemica scoppiata sul decreto bollette, licenziato dal governo e definito da Viale dell'Astronomia come "una follia", ne è una prova concreta. Nonostante tutto Orsini non sembra voler cedere e ritiene il rapporto con il governo necessario per portare a casa i risultati che si è prefissato.

I TEMI CALDI CHE AFFRONTERA' ORSINI

Misure di sostegno agli investimenti, stabilità politica e un cambio di passo per far fronte alle sfide che l'industria deve affrontare. È questa la ricetta proposta da Orsini e che domani, con ogni probabilità, illustrerà nel corso del suo intervento davanti alla grande platea del Teatro EuropAuditorium di Bologna. "Senza gli investimenti anche le esportazioni verranno meno", continua a ripetere il leader degli industriali da tempo, convinto che "se l'Ue non cambia passo rischia di essere stritolata. In un contesto in cui tutti si muovono rapidamente dobbiamo essere più veloci nel prendere decisioni, che in Europa sono lente e penalizzano diversi settori. L'ultima Commissione ha preso atto degli errori fatti in passato, non aver messo al centro l'industria crea una forte difficoltà competitiva e noi non ci possiamo permettere di perdere imprese centrali per il Paese".

FOCUS SUI DAZI

Nel suo discorso Orsini non potrà non parlare dei dazi. Vista l'incertezza generata dalla guerra delle tariffe, per Orsini l'unica via percorribile per superare lo stallo è tornare presto al tavolo e negoziare principalmente su tre capitoli: acquisti di energia e per la difesa dagli Stati Uniti e poi discutere del tema delle Big tech. Un piano che, per essere valido, deve essere accompagnato da governi stabili "perché solo così si possono fare politiche a lungo termine". Il problema principale che gli industriali porteranno al confronto con il governo e l'Unione Europea riguarda, nello specifico, proprio l'incertezza generata dalle minacce di Donald Trump. Quanto alla produttività, sono due le possibili soluzioni che possono portare ad un incremento: l'aggregazione e le semplificazioni. "Ci sono oggi quasi 4,3 milioni di imprese, di queste solo 250 mila hanno più di 9 dipendenti e noi ne rappresentiamo 150 mila. La necessità che abbiamo è quella di aggregarci, mettere insieme le imprese per essere più produttivi", ha rimarcato il leader degli imprenditori.

RIPRENDERE DIALOGO CON SINDACATI

Ultimo, ma non meno importante, obiettivo del presidente di Confindustria è ripristinare un vero dialogo con le parti sociali. Orsini vorrebbe parlare con Cgil, Cisl e Uil di produttività e di incidenti sul lavoro. "Dialogare con un obiettivo ad ampio raggio: la crescita del Paese. E quindi certamente sicurezza, e poi welfare, modello contrattuale, rappresentanza, formazione, produttività, transizioni, demografia. Sono fiducioso che si possa aprire a breve un tavolo, ho percepito segnali positivi da parte del sindacato. La stagione è matura", ha detto Maurizio Marchesini, vice presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni industriali qualche giorno fa sottolineando che "specie in questo momento di grande incertezza imprese e sindacati, insieme, possono dare risposte importanti sulle emergenze da affrontare per far crescere il paese. Mi auguro che riparta una fase di incontri e che questo sia utile al mondo del lavoro. Sarebbe un bel modo di festeggiare il Primo Maggio". L'auspicio di fondo è quello di attivare presto un tavolo con il sindacato con l'obiettivo del bene comune.

alu

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2615:30 mag 2025