06:30 | 04 lug 2025

FOCUS: Ipo a Londra ai minimi da 30 anni, solo 160 mln gbp raccolte in 1* semestre (Cnbc)

MILANO (MF-NW)--La Borsa di Londra continua a perdere smalto come centro globale di raccolta dei capitali. Nei primi sei mesi del 2025, le quotazioni avvenute sul listino britannico hanno raccolto appena 160 milioni di sterline (circa 219 milioni di dollari), secondo quanto rilevato da Dealogic. Si tratta del livello più basso di raccolta da ipo da almeno trent’anni, ovvero da quando il provider ha iniziato a raccogliere dati nel 1995.

A pesare, scrive Cnbc, è la fuga delle società a forte potenziale di crescita, tra piani rinviati e cambi di rotta. Il colosso Shein, per esempio, avrebbe abbandonato l’intenzione di quotarsi a Londra per ripiegare su Hong Kong. E Cobalt Holdings, investitore nel settore metalli sostenuto da Glencore, ha confermato di aver cancellato i piani di ipo nel Regno Unito. Ma non è solo questione di nuove quotazioni: a giugno la fintech Wise ha annunciato lo spostamento della propria quotazione principale da Londra a New York, e secondo indiscrezioni anche il gigante farmaceutico AstraZeneca – attualmente il titolo più capitalizzato del Ftse 100 – starebbe valutando un trasferimento della sede di quotazione negli Stati Uniti. Kristo Kaarmann, ceo e cofondatore di Wise, ha motivato la scelta parlando di maggiore visibilità sul mercato statunitense e di accesso "al mercato dei capitali più profondo e liquido del mondo".

Neppure dopo la crisi finanziaria del 2008 Londra aveva registrato un dato così modesto: nel primo semestre del 2009 due Ipo avevano raccolto 222 milioni gbp. Quest’anno, la quotazione più significativa è stata quella della società di servizi professionali Mha, che ad aprile ha raccolto 98 milioni gbp sull’Aim. Il confronto con gli Stati Uniti è impietoso. Secondo Dealogic, nei primi sei mesi dell’anno le Borse Usa hanno accolto 156 nuove quotazioni per un totale di 28,3 miliardi di dollari.

Nonostante i dati, secondo Samuel Kerr, responsabile Ecm di Mergermarket, qualche segnale di ripresa si intravede: "Dopo anni di incertezza normativa e politica, stiamo vedendo più aziende tornare a considerare seriamente Londra per le proprie quotazioni", ha dichiarato in un'intervista a Cnbc. Il primo ministro Keir Starmer ha promesso riforme per rilanciare i mercati dei capitali britannici, impegnandosi a rimuovere regolamentazioni "inutilmente penalizzanti". Già lo scorso anno, la Financial Conduct Authority ha semplificato alcune regole di quotazione per incentivare il mercato.

Tuttavia, secondo Janet Mui, responsabile analisi di Rbc Brewin Dolphin, il rallentamento delle Ipo è fenomeno globale. "È facile essere pessimisti con notizie come queste, ma la realtà è più complessa: incertezza macro e condizioni finanziarie restrittive hanno rallentato le quotazioni ovunque", ha scritto in una nota. Un barlume di speranza arriva da Visma, colosso dei software norvegese, che secondo il Financial Times avrebbe scelto Londra per la propria quotazione. "Questo dimostra che l’interesse da parte di società a forte crescita c’è ancora , ma servono ulteriori sforzi per rendere Londra più attrattiva", ha concluso Mui.

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0418:30 lug 2025