09:02 | 18 lug 2025

FOCUS: Borsa di Israele ai massimi storici nonostante la guerra, crescono investimenti esteri

MILANO (MF-NW)--A quasi due anni dall’inizio del conflitto con Hamas, l’andamento della Borsa di Tel Aviv sfida ogni previsione. Nonostante il coinvolgimento in guerre su più fronti, la mobilitazione prolungata dell’esercito, la crisi umanitaria a Gaza, le accuse di crimini di guerra e un’ondata di proteste interne, il mercato azionario israeliano ha toccato nuovi massimi storici.

L’indice principale della Borsa di Tel Aviv (Tase), inizialmente crollato del 23% dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023, ha poi guadagnato oltre il 200% rispetto ai minimi raggiunti. Secondo quanto riferito da Cnbc, la crescita dell'indice azionario è stata trainata da forti investimenti esteri e dalla resilienza del comparto tecnologico, che rappresenta il 20% del Pil e oltre la metà delle esportazioni del Paese.

Secondo Avi Hasson, ad di Startup Nation Central, gli investitori internazionali “stanno rivalutando Israele e percepiscono un calo dei rischi economici e geopolitici”. Un’impressione rafforzata dalla cooperazione militare con Washington, dalle difficoltà inflitte a Hezbollah e dal colpo sferrato a Teheran lo scorso giugno.

A maggio 2025, gli investitori esteri hanno acquistato titoli quotati sul Tase per circa 2,5 miliardi di shekel (743 milioni usd). Dall’inizio dell’anno gli acquisti totali hanno raggiunto i 9,1 miliardi di shekel (2,7 miliardi usd). Secondo la Banca centrale israeliana, nel solo quarto trimestre 2024 i passivi verso non residenti sono cresciuti di 27,5 miliardi usd, portando il totale a 554 mld.

Nel frattempo, il rafforzamento dello shekel, che ha guadagnato il 7% contro il dollaro dopo il conflitto con l’Iran, e la prospettiva di un'inflazione in calo entro il target fissato dalla banca centrale entro il 3* trimestre 2025, potrebbero aprire la strada a un allentamento monetario nei prossimi mesi.

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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

1809:02 lug 2025