06:07 | 21 nov 2025

FOCUS: con deregulation banche negli Usa e in Uk fino a 2,6 trilioni usd per finanziare imprese (Jefferies)

MILANO (MF-NW)--Uno dei capisaldi della politica della seconda amministrazione Trump è la deregolamentazione degli istituti finanziari che include, innanzitutto, un'ampia revisione delle regole sul capitale, sull'M&A tra banche, ma anche una serie di misure a livello degli istituti più piccoli che, secondo gli analisti di Jefferies e Fernando de la Mora, co-head of Financial Services di Alvarez & Marsal, potrebbe portare a liberare fino a 2,6 trilioni di dollari da mettere a disposizione dei piani di investimenti delle grandi realtà corporate.

Questo rilascio di capitale, secondo gli analisti, sarà innescato da una riduzione del 15% dei requisiti Cet-1, pari in media a 168 punti base. Il capitale liberato sarà equivalente al 16% del totale degli asset bancari negli Stati Uniti, "ovvero la metà delle dimensioni del bilancio di JpMorgan". I primi effetti delle riforme sono già visibili, con le banche che hanno aumentato le attività ponderate per il rischio del 10% annualizzato nel solo terzo trimestre del 2025 mentre le big di Wall Street come JpMorgan, Goldman Sachs e Wells Fargo hanno annunciato prestiti su larga scala, M&A e obiettivi di redditività più elevati. La maggior parte di questi cambiamenti sarà implementata entro il 2026, con le banche che ridurranno i buffer di gestione e procederanno poi a ridistribuire il capitale.

La deregolamentazione non fa parte unicamente dell'agenda di Trump: anche nel Regno Unito è in corso una semplificazione delle norme applicate agli istituti di credito. Le riforme riguardano principalmente le principali banche statunitensi e britanniche, soggette ai requisiti più rigorosi in termini di capitale e leva finanziaria, mentre quelle regionali e di minori dimensioni saranno meno colpite in quanto non soggette agli stessi vincoli. A detta degli esperti, il rilascio di capitale per le G-Sib determinerà un aumento del RoTCE del 6% per le banche statunitensi e del 3% per quelle britanniche. Questa concentrazione di benefici rafforzerà la posizione competitiva delle banche più grandi sui mercati globali.

Più precisamente, secondo i calcoli illustrati nel report di Jefferies le banche del Regno Unito sbloccheranno 0,5 trilioni di dollari di capacità patrimoniale (il 9% degli attivi), ovvero un rilascio di 102 punti base a livello di Cet-1 e un aumento del RoTCE del 3%. L'entità del rilascio di capitale è circa la metà di quella degli Stati Uniti e l'attuazione sarà probabilmente ritardata, con effetti completi previsti dopo il 2026. L'Unione Europea e la Svizzera, al contrario, stanno rivedendo al rialzo i requisiti patrimoniali, il che limiterà la redditività e la crescita degli attivi per le banche più grandi di queste regioni.

 

Proprio alla luce di questo divario, in ultima analisi gli analisti sostengono che il trend rafforzerà con molte probabilità il premio di valutazione delle banche statunitensi rispetto alle controparti europee, sostenendone altresì i corsi in Borsa. Anche il Regno Unito ne trarrà beneficio, ma in misura minore e con tempi più lenti. Le banche dell'Unione Europea e della Svizzera si troveranno invece ad affrontare una redditività limitata e un potenziale di rialzo limitato a causa dei requisiti patrimoniali più elevati.

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andrea.bonfiglio@mfnewswires.it


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2118:07 nov 2025