10:51 | 21 nov 2025

FOCUS: previsti afflussi netti per mercati emergenti in 2026 (J. Safra Sarasin)

MILANO (MF-NW)--I mercati emergenti registreranno afflussi netti nel 2026, riporta J. Safra Sarasin. Dopo tre anni di deflussi consecutivi rilevati dal tracker Epfr, i mercati emergenti mostrano segnali di ripresa: i flussi verso le obbligazioni settimanali sono tornati positivi dal secondo trimestre, mentre quelli cumulativi hanno registrato un saldo positivo a partire da settembre. Inoltre, le stime indicano che fattori strutturali e geopolitici sosterranno la domanda nel 2026.

DATI BRI RIPORTANO FLUSSI OBBLIGAZIONARI POSITIVI POST 2022

I flussi dei fondi Epfr rappresentano solo parte del quadro complessivo dei flussi di portafoglio, spiega Mali Chivakul, Emerging Markets Economist di J. Safra Sarasin. "I dati aggregati trimestrali sui flussi raccolti dalla Banca dei Regolamenti Internazionali (Bri) suggeriscono che i flussi obbligazionari complessivi sono stati negativi solo nel 2022, mentre quelli azionari hanno registrato una maggiore volatilità. Inoltre, i dati aggregati mostrano che i flussi verso le obbligazioni in valuta locale sono stati i più consistenti degli ultimi 15 anni".

DEPREZZAMENTO DOLLARO TRAINA DOMANDA ASSET MERCATI EMERGENTI

Questi risultati sono determinati da fattori globali e interni. Sul fronte globale, i principali driver della domanda di asset provenienti da mercati emergenti sono il deprezzamento del dollaro e la riduzione dei tassi da parte della Fed. I risultati empirici, continua l'esperto, "evidenziano che gli investitori che operano in dollari tendono a ricercare sempre più rendimenti quando il dollaro si indebolisce. La propensione al rischio aumenta poiché gli asset esteri nei portafogli globali acquisiscono valore in dollari quando il dollaro si deprezza rispetto alle valute estere". La correlazione tra i flussi e il deprezzamento del dollaro varia tra i mercati, dimostrandosi più forte in America Latina e nei mercati emergenti asiatici esclusa la Cina. La correlazione con i flussi verso l'area Emea è più debole mentre in Cina le condizioni globali non influenzano i flussi di portafoglio nel Paese.

CARRY MERCATI EMERGENTI RIMANE INTERESSANTE PER INVESTITORI

Guardando al futuro, le previsioni di indebolimento del dollaro statunitense e di ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed dovrebbero sostenere gli afflussi nel 2026. In questo contesto, spiega l'economista, “l’elevato carry in diversi mercati emergenti, come Brasile, Sudafrica e Messico, rimane interessante per gli investitori in cerca di rendimento”, anche se è probabile che questi Paesi riducano i tassi d’interesse più degli Stati Uniti nel corso del prossimo anno. Le prospettive continuano a indicare una politica monetaria accomodante nei mercati emergenti, anche se la crescita resiliente e un’inflazione ancora elevata in alcune economie potrebbero attenuarne leggermente l’intensità. A sostenere ulteriormente questi mercati concorrono i crescenti investimenti globali nell’intelligenza artificiale e la volontà degli investitori di diversificare i propri portafogli.

cba


MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

2110:51 nov 2025