12:16 | 24 nov 2025

FOCUS: Usa, Trump potrebbe aumentare controllo su Fed in 2026 (Ofi Invest Am)

MILANO (MF-NW)--Durante il suo secondo mandato, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha esercitato una costante pressione sulla Federal Reserve affinché riducesse i tassi di interesse, nel tentativo di orientare la politica monetaria a sostegno del programma della sua amministrazione. Inoltre, Trump ha cercato di creare un board più allineato alle sue posizioni. Queste azioni hanno suscitato preoccupazione, con gli economisti che sottolineano l'importanza di mantenere l'indipendenza delle banche centrali.

FED POLITICIZZATA FAREBBE NASCERE TIMORI SU CONTROLLO INFLAZIONE

Un maggiore controllo sulla Federal Reserve permetterebbe al presidente Donald Trump di abbassare i tassi d'interesse e ridurre il costo del gigantesco debito pubblico degli Stati Uniti, commenta Ombretta Signori, Head of Macroeconomic Research di Ofi Invest Am. Inoltre, potrebbe favorire una maggiore deregolamentazione della finanza, dato che dalla Grande Crisi Finanziaria la Fed vanta ampi poteri di supervisione, soprattutto sulle banche. Infine, "tagliare i tassi significherebbe indebolire il dollaro e ridurre la volatilità dei mercati quando inizieranno a farsi sentire gli effetti dei dazi", conclude l'esperta. Tuttavia, il consenso degli economisti sostiene fortemente l'indipendenza delle banche centrali e numerosi studi che dimostrano la correlazione tra l'indipendenza della banca e una maggiore stabilità dei prezzi. "Un legame più stretto fra la Fed e la Casa Bianca potrebbe far sorgere dubbi consistenti sul mercato circa la capacità degli Usa di tenere l'inflazione sotto controllo, come è effettivamente avvenuto con il caso più recente di perdita di indipendenza: quello della Turchia di Erdogan, in cui l'inflazione è arrivata addirittura all'80% nel 2022", commenta l'esperta.

TRUMP POTREBBE AUMENTARE INFLUENZA SU FOMC IN 2026

Guardando alla situazione attuale della Federal Reserve, il prossimo anno scadranno sia il mandato di Stephan Miran come governatore sia quello di Jerome Powell come presidente. Inoltre, resta da valutare la questione Lisa Cook, che potrebbe decidere di lasciare il suo incarico. In uno scenario del genere, si aprirebbe la possibilità per Trump di nominare fino a tre nuovi governatori che condividano la sua linea. In conclusione, spiega Signori, "Donald Trump avrebbe effettivamente la possibilità quanto meno di aumentare la sua influenza nel board e, soprattutto al Fomc, ovvero l'organo che prende le decisioni sulla politica monetaria". Al momento è impossibile prevedere quanti governatori della Federal Reserve potranno essere nominati nel 2026, ma è possibile stimare la reazione dei mercati. Una banca centrale politicizzata, prosegue l'esperta, "comporta generalmente un'inflazione più alta e di conseguenza una crescita dei prezzi e dei salari nominali. Inoltre, anche il risk premium richiesto dagli investitori andrebbe inevitabilmente a crescere, generando un calo degli investimenti privati e del rating creditizio".

Sebbene un indebolimento del dollaro possa ridurre l'ammontare degli interessi sul debito pubblico e produrre un temporaneo impulso alla crescita, si tratterebbe di un effetto di breve termine. Per il lungo termine, conclude Signori, "tutti i fattori visti si tradurrebbero in una crescita potenziale più debole e una minore credibilità delle istituzioni statunitensi agli occhi del resto del mondo, con potenziali conseguenze sui mercati e sui sistemi finanziari globali".

cba


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