12:48 | 24 nov 2025

FOCUS: Oxford E. vede crescita fiacca Eurozona in 2026

MILANO (MF-NW)--Oxford Economics si aspetta che l’economia dell’Eurozona acquisti slancio il prossimo anno, ma senza un forte sostegno politico, la crescita del 2026 sarà debole. Il divario di performance tra il nucleo e la periferia dovrebbe ridursi, ma le divergenze tra i Paesi rimarranno ampie.

In questo contesto, il responsabile della macroeconomia europea di Oxford Economics, Ángel Talavera, ritiene che quattro temi saranno fondamentali per le prospettive.

1) SPERANZE DI FORTE STIMOLO FISCALE SEMBRANO TROPPO OTTIMISTICHE

Nonostante i piani per un aumento significativo della spesa per la difesa, molti Paesi probabilmente opteranno per piccoli consolidamenti fiscali il prossimo anno. Inoltre, l'esperto ritiene che l’impatto del piano fiscale della Germania non inizierà a manifestarsi in modo significativo prima del 2027.

2) IL SECONDO SHOCK CINESE DEFINIRÀ SEMPRE DI PIÙ LA POLITICA EUROPEA

La maggiore concorrenza della Cina più in alto nella catena del valore minaccerà una parte più ampia del settore industriale. L’Europa probabilmente risponderà con misure difensive incrementali contro politiche commerciali che considera scorrette. Inoltre, il rischio di interruzioni delle catene di approvvigionamento è in aumento a causa della dipendenza da materiali chiave cinesi.

3) IL BOOM DEGLI INVESTIMENTI NELL’AI BYPASSERÀ L’EUROPA

L’Eurozona non beneficerà dell’ondata di investimenti tecnologici osservata negli Stati Uniti, poiché essa è concentrata in poche grandi aziende tecnologiche americane e i vantaggi rispetto all’Europa sono maggiori. Un maggiore utilizzo dell’AI dovrebbe generare alcuni guadagni di produttività, ma ci vorranno anni prima che incidano sull’economia.

4) INFLAZIONE NON È PIÙ PREOCCUPAZIONE PER RESPONSABILI POLITICI

Con l’inflazione tornata al target e la Banca Centrale Europea ferma nel suo approccio dipendente dai dati, solo una sorpresa al ribasso per crescita e inflazione potrebbe spingere verso ulteriori tagli dei tassi, conclude Talavera. Oxford Economics ritiene che i tassi a lungo termine rimarranno elevati, dato l’ampliarsi del deficit tedesco e i premi a termine più alti nella maggior parte dei Paesi.

alb

alberto.chimenti@mfnewswires.it


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