11:38 | 01 dic 2025

FOCUS: contesto macroeconomico sosterrà mercati in prossimi 12-24 mesi (Zest)

MILANO (MF-NW)--"L'attuale fase del ciclo economico presenta elementi di resilienza sia negli Stati Uniti sia in Europa, ma anche qualche segnale che richiede un monitoraggio attento. Il contesto macroeconomico favorevole e gli stimoli fiscali ancora presenti potrebbero tuttavia sostenere i mercati per ulteriori 12-24 mesi", commenta Alberto Conca, gestore del fondo Zest Quantamental Equity.

ECONOMIA EUROPEA E STATUNITENSE MOSTRANO SOLIDITÀ

Negli Stati Uniti, segnali positivi arrivano dalla lettura del Gdp Now della Fed di Dallas che rimane stabile intorno al 2,5%. Inoltre, le vendite retail mantengono una dinamica positiva e il tasso di disoccupazione rimane lontano dai livelli che storicamente hanno anticipato una recessione. Tuttavia, le famiglie economicamente più deboli faticano a ripagare debiti e prestiti. Sul fronte aziendale, spiega l'esperto, "il quadro è decisamente più rassicurante: nonostante l'incertezza su dazi e tensioni geopolitiche, i margini delle imprese restano su livelli storici elevati, mentre l'Interest Coverage Ratio conferma un'ottima capacità delle aziende di coprire gli interessi sul debito". In Europa, si registra una buona ripresa del settore manifatturiero, guidata soprattutto dalla Germania, mentre la crescita salariale e la fiducia dei consumatori rimangono stabili. Il settore bancario si configura come uno dei maggiori punti di forza del sistema economico. "Il Reserve Coverage Ratio delle banche statunitensi segnala riserve abbondanti rispetto alle perdite attese: un cuscino ampio abbastanza da assorbire eventuali shock", commenta Conca, mentre le banche europee presentano metriche ancora più solide, complice il regime regolamentare più severo imposto dalla Bce.

PREOCCUPANO SCARSA CRESCITA DEMOGRAFICA E VALUTAZIONI SETTORE AI

La crescita demografia insufficiente rappresenta un fattore di rischio che potrebbe pesare sul ciclo economico nei prossimi anni. "La politica restrittiva sull'immigrazione clandestina adottata dall'amministrazione Trump", prosegue l'esperto, "ha rallentato significativamente la crescita della popolazione e oggi l'aumento demografico complessivo è meno della metà rispetto a 15 anni fa, intorno allo 0,35% annuo, con un impatto negativo su consumi e mercato immobiliare: negli Stati più esposti al calo dell'immigrazione, le vendite retail risultano in flessione e la minore domanda di alloggi sta raffreddando i prezzi degli affitti. Un effetto collaterale che contribuisce al rallentamento dell'inflazione". Inoltre, cresce la preoccupazione legata alle valutazioni del settore AI: secondo Empirical Research, il settore tech potrebbe aumentare i margini delle società dell'S&P500 di circa mezzo punto percentuale: un contributo positivo ma non sufficiente, almeno per ora, a giustificare la crescita delle valutazioni.

MERCATO NON ECCESSIVAMENTE SOPRAVVALUTATO

"Il mercato nel suo complesso non appare eccessivamente sopravvalutato rispetto alle serie storiche: lo sono soprattutto le mega-cap, che tuttavia negli ultimi anni hanno registrato una crescita superiore, margini elevati e robusti cash flow", continua Conca. Se il ciclo economico seguirà traiettorie simili ai due cicli positivi 1982-2000 e 1949-1968, il contesto macroeconomico offre ulteriori possibilità di crescita. Il settore AI rimane la principale incognita, con i multipli del settore tech che rappresentano un punto di vulnerabilità nel caso di una revisione delle aspettative degli investitori. "Il nostro modello interno indica un Equity Risk Premium (Erp) implicito di appena 0,09%", conclude l'esperto. "In altre parole, l'S&P500 offre un rendimento atteso decennale di circa il 4,20% annuo, molto vicino al Treasury a 10 anni (4,11%) ma con volatilità significativamente superiore. Eppure, nonostante un premio per il rischio così contenuto, il contesto macro e le politiche fiscali in atto consentono di mantenere una visione costruttiva sull'azionario per il futuro prossimo".

cba


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